Per i test kinesiologici e i trattamenti di riflessologia si riceve per appuntamento

 

KINESIOLOGIA

 

Ci sono diversi modi di descrivere più o meno scientificamente il test kinesiologico. Per grandi linee è una risposta muscolare ad uno sforzo o trazione, come se il muscolo esprimesse forza o debolezza simulando una risposta ad una certa domanda di introspezione. Siamo convinti che il test kinesiologico sia da ripensare e riconsiderare sotto un aspetto più genuino e spirituale, intendendo per risposta muscolare una risposta dell'inconscio, diversamente pressochè impossibile da interrogare. Avviene una sorta di comunicazione tra l'anima di chi esplora e l'anima della persona testata. Si chiede e si ottiene prima il permesso di indagare, senza il quale la persona testata non esprimerà sinceramente le sue emozioni tramite il test, rendendolo vano. Ottenuto il consenso l'operatore fa delle domande sempre a livello telepatico e tramite la risposta muscolare riceve la risposta alla domanda. In pratica è un dialogo muto tra due anime. La persona testata si affida totalmente mentre l'operatore cerca le risposte nel suo inconscio, al quale si può chiedere di tutto: dalla situazione di salute alle emozioni inesplorate. Dalle intolleranze alimentari a siruazioni successe in altre vite. E' come entrare nel DNA e consultare i registri akascici. La persona testata può fare da 'ponte' tra l'operatore e una terza persona lontana, sempre con il consenso delle persone coinvolte. Non si aspettava forse il momento in cui le persone potessero comunicare telepaticamente? Questo è un primo passo. 

 

RIFLESSOLOGIA PLANTARE

 

La riflessologia plantare è una tecnica curativa che prende spunto dall’antica medicina tradizionale cinese, e si basa sui concetti di riflessologia ed energia. Il principio di base è quello secondo cui sulla pianta del piede si riflette ogni altra parte del nostro organismo, come se si trattasse di una specie di mappatura di ogni singolo organo interno o apparato. In termini più scientifici, si può dire che ogni zona della pianta del piede è connessa, tramite una terminazione nervosa, a una parte della colonna vertebrale, che a sua volta la mette in contatto con un organo. Di conseguenza, ogni tipo di stimolazione o manipolazione eseguita su una parte del piede si andrà a riflettere, con effetti positivi o negativi, sull’organo a essa collegato, bypassando così interventi invasivi.

In realtà la stessa zona plantare può essere stimolata per molteplici terapie, poiché queste zone non solo corrispondono a una specifica parte dell’organismo, ma presiedono anche a funzioni più generali, che sono indicate dalla medicina tradizionale cinese. Così, ad esempio, la zona che corrisponde alla testa può essere stimolata positivamente per risolvere problemi di cefalea, ma anche per una terapia indirizzata a un riequilibrio psichico. Allo stesso modo la zona che corrisponde ai polmoni servirà sia a correggere la funzione respiratoria sia, seguendo i canoni della medicina cinese, a effettuare un’azione antistress.

Ognuna di queste parti della pianta del piede può essere stimolata singolarmente o contemporaneamente ad altre zone, secondo il principio dell’insieme riflesso, vale a dire di tutte le zone che trattate insieme permettono una specifica azione di riequilibrio energetico e di miglioramento di determinati apparati o funzioni. Quando si stabilisce un determinato insieme riflesso, è necessario prendere in considerazione sia le zone ad azione generale sia quelle che intervengono in maniera più mirata sullo specifico problema da risolvere, tenendo presente che non si dovrebbe superare il limite delle 8-10 zone da trattare contemporaneamente. Per esempio, qualora si voglia intervenire su uno stato di stress psicofisico, con manifestazioni di astenia, ansia, difficoltà nella concentrazione e insonnia, si dovrà intervenire su sei zone, che presiedono testa, polmoni, cuore, pancreas, reni e colon discendente.

Ma anche in questo caso pensiamo che qualcosa vada aggiunto: l'intenzione e l'energia dell'operatore giocano un ruolo fondamentale, anche al semplice contatto o stimolazione "coccolosa". Non diceva forse Gesù che finchè abbiamo le mani sappiamo a cosa servono, intendendo che sono uno strumento straordinario per donare e trasmettere la propria energia ricevuta dall'universo? 

 ESCAPE='HTML'